II 25 marzo 1938 i Frati Minori rientrano a Varese e fissano la loro primitiva dimora in una casa colonica denominata Brunella, sulle balze del poggio dei Miogni, acquistata dalla Provincia dopo avere ottenuto il permesso della Sacra Congregazione dei Religiosi (28 luglio 1937) di fondare una casa religiosa a Varese, confermato poi (10 agosto 1937) dal Ministro Generale.
Dopo un breve periodo passato nella casa colonica (sotto il portico della quale viene ricavata una rustica cappella), su disegno dell’architetto Giovanni Muzio vengono costruiti, tra via Marzorati e via Crispi, una chiesetta dedicata a Sant’Antonio e un piccolo convento.
Il 19 giugno 1939 mons. Proserpio, prevosto di Varese, benedice la prima pietra della chiesetta. I lavori vengono terminati nel 1940. Nel dopoguerra si pensa di costruire un convento regolare con annessa una chiesa, sempre intitolata a Sant’Antonio, dedicata al suffragio dei caduti nelle guerre d’Italia. Il 28 ottobre 1951 viene posta la prima pietra della chiesa che viene inaugurata il 4 novembre 1957 – presenti Mons. Raffaele Palazzi, Vescovo Missionario venuto a presiedere i sacri riti, il Padre Guardiano Bentivoglio Gheller, benefattori e fedeli – coronando così l’operosità e la tenacia dei due religiosi deputati dalla Provincia a sostenere l’impegno della costruzione: padre Daniele Gorlani e fra’ Leandro Maino.
Il tempio, progettato da Giovanni Muzio, a cupola ottagonale centralizzata, poggia su una cripta di uguali dimensioni. Sempre del Muzio, il 4 ottobre 1961, viene benedetto il nuovo convento e nel 1962 iniziano i lavori per la costruzione del Collegio Serafico ultimato nell’agosto 1964. L’edificio pertanto è pronto ad accogliere gli studenti per l’anno scolastico 1964-65.
Nel 1967 viene benedetta l’ala dello Studentato Liceale della Provincia Lombarda, mentre l’antecedente costruzione è adibita alle opere di carità come l’Armadio del Povero e la Mensa del Povero. Ragioni pastorali dovute allo sviluppo urbanistico ed all’incremento della popolazione inducono la Curia Arcivescovile di Milano a richiedere che il complesso francescano diventi anche Parrocchia.
Nel 1967 il XXIII Capitolo Provinciale da parere favorevole e il Card. Giovanni Colombo, Arcivescovo di Milano, il 15 aprile 1968 erige la Parrocchia dedicandola a S. Antonio di Padova. A motivo di questa nuova impostazione pastorale negli anni Settanta vengono costruite, sul lato destro della chiesa, le strutture parrocchiali di base: oratorio, aule catechistiche, salone per le conferenze, strutture ludiche e l’asilo. Nel maggio del 1977 in località Montello, nella zona nord della Parrocchia, per rispondere alle esigenze pastorali dei fedeli, viene inaugurata una cappella succursale dedicata a Santa Maria della Gioia.
Nel 1982, con delibera del XXVIII Capitolo Provinciale, l’ala dell’ex studentato liceale viene ceduta in comodato alla diocesi di Milano come sede del Vicario Episcopale di Zona e di altre istituzioni della Chiesa varesina che ne prendono possesso il 1° marzo 1984.
Nel 1993 iniziano i lavori di svuotamento dei sotterranei del convento e del chiostro per ricavare una nuova e più adeguata Mensa del Povero con Centro di Ascolto e alcuni locali ad uso parrocchiale mentre si procede alla realizzazione di un ascensore che dai vari piani del convento porta direttamente in sacrestia. Per alcuni anni gli uffici parrocchiali e il salone sono stati collocati nel convento. Dal 2004 al 2006, mentre si mettevano in atto i lavori di ristrutturazione dell’oratorio, abbiamo creato delle aule nel salone sottostante lo stabile dato in comodato alle diocesi. Nel 2005 sono iniziati i lavori di ristrutturazione dello stabile ospitante l’oratorio, lavori conclusi nel 2006. Lo stabile, divenuto ora “Centro Parrocchiale Emmaus”, ospita la segreteria parrocchiale, gli uffici del parroco e del vicario, il salone parrocchiale, le aule per il catechismo e la zona gioco dell’oratorio. Nel giugno del 2013, in seguito a un riordino di tutte le sedi dei francescani del Nord Italia che ha indotto a ridurre sensibilmente la presenza nell’intero territorio, la parrocchia ha salutato i suoi frati che in 74 anni avevano contribuito alla crescita spirituale e culturale della città. Contestualmente la gestione della parrocchia è tornata alla Curia milanese.
Nel gennaio del 2016 la parrocchia della Brunella entra a far parte della Comunità Pastorale Sant'Antonio Abate in Varese costituita tra le parrocchie di Varese centro, Bosto e Casbeno.
I parroci che si sono susseguiti in parrocchia sono stati:
padre Angelico Martinoli, dal 1968 al 1970;
padre Davide Cattaneo, dal 1970 al 1983;
padre Andrea Pagliari, dal gennaio all’agosto 1984;
padre Graziano Severino Albini, dal 1984 al 1991;
padre Tarcisio Colombotti, dal 1991 al 1994;
padre Valeriane Sandrinelli, dal 1994 al 2004;
padre Giampaolo Possenti, dal 2004 al 2010;
padre Francesco lelpo, dal 2010 al 2013;
don Marco Casale, amministratore parrocchiale dal 1° settembre 2013 al 2015;
monsignor Gilberto Donnini, parroco dal 2015 al 2106
don Fabio Fantoni è vicario parrocchiale destinato alla parrocchia dal 1° settembre 2015; monsignor Luigi Panighetti, parroco dal gennaio 2016
Dopo un breve periodo passato nella casa colonica (sotto il portico della quale viene ricavata una rustica cappella), su disegno dell’architetto Giovanni Muzio vengono costruiti, tra via Marzorati e via Crispi, una chiesetta dedicata a Sant’Antonio e un piccolo convento.
Il 19 giugno 1939 mons. Proserpio, prevosto di Varese, benedice la prima pietra della chiesetta. I lavori vengono terminati nel 1940. Nel dopoguerra si pensa di costruire un convento regolare con annessa una chiesa, sempre intitolata a Sant’Antonio, dedicata al suffragio dei caduti nelle guerre d’Italia. Il 28 ottobre 1951 viene posta la prima pietra della chiesa che viene inaugurata il 4 novembre 1957 – presenti Mons. Raffaele Palazzi, Vescovo Missionario venuto a presiedere i sacri riti, il Padre Guardiano Bentivoglio Gheller, benefattori e fedeli – coronando così l’operosità e la tenacia dei due religiosi deputati dalla Provincia a sostenere l’impegno della costruzione: padre Daniele Gorlani e fra’ Leandro Maino.
Il tempio, progettato da Giovanni Muzio, a cupola ottagonale centralizzata, poggia su una cripta di uguali dimensioni. Sempre del Muzio, il 4 ottobre 1961, viene benedetto il nuovo convento e nel 1962 iniziano i lavori per la costruzione del Collegio Serafico ultimato nell’agosto 1964. L’edificio pertanto è pronto ad accogliere gli studenti per l’anno scolastico 1964-65.
Nel 1967 viene benedetta l’ala dello Studentato Liceale della Provincia Lombarda, mentre l’antecedente costruzione è adibita alle opere di carità come l’Armadio del Povero e la Mensa del Povero. Ragioni pastorali dovute allo sviluppo urbanistico ed all’incremento della popolazione inducono la Curia Arcivescovile di Milano a richiedere che il complesso francescano diventi anche Parrocchia.
Nel 1967 il XXIII Capitolo Provinciale da parere favorevole e il Card. Giovanni Colombo, Arcivescovo di Milano, il 15 aprile 1968 erige la Parrocchia dedicandola a S. Antonio di Padova. A motivo di questa nuova impostazione pastorale negli anni Settanta vengono costruite, sul lato destro della chiesa, le strutture parrocchiali di base: oratorio, aule catechistiche, salone per le conferenze, strutture ludiche e l’asilo. Nel maggio del 1977 in località Montello, nella zona nord della Parrocchia, per rispondere alle esigenze pastorali dei fedeli, viene inaugurata una cappella succursale dedicata a Santa Maria della Gioia.
Nel 1982, con delibera del XXVIII Capitolo Provinciale, l’ala dell’ex studentato liceale viene ceduta in comodato alla diocesi di Milano come sede del Vicario Episcopale di Zona e di altre istituzioni della Chiesa varesina che ne prendono possesso il 1° marzo 1984.
Nel 1993 iniziano i lavori di svuotamento dei sotterranei del convento e del chiostro per ricavare una nuova e più adeguata Mensa del Povero con Centro di Ascolto e alcuni locali ad uso parrocchiale mentre si procede alla realizzazione di un ascensore che dai vari piani del convento porta direttamente in sacrestia. Per alcuni anni gli uffici parrocchiali e il salone sono stati collocati nel convento. Dal 2004 al 2006, mentre si mettevano in atto i lavori di ristrutturazione dell’oratorio, abbiamo creato delle aule nel salone sottostante lo stabile dato in comodato alle diocesi. Nel 2005 sono iniziati i lavori di ristrutturazione dello stabile ospitante l’oratorio, lavori conclusi nel 2006. Lo stabile, divenuto ora “Centro Parrocchiale Emmaus”, ospita la segreteria parrocchiale, gli uffici del parroco e del vicario, il salone parrocchiale, le aule per il catechismo e la zona gioco dell’oratorio. Nel giugno del 2013, in seguito a un riordino di tutte le sedi dei francescani del Nord Italia che ha indotto a ridurre sensibilmente la presenza nell’intero territorio, la parrocchia ha salutato i suoi frati che in 74 anni avevano contribuito alla crescita spirituale e culturale della città. Contestualmente la gestione della parrocchia è tornata alla Curia milanese.
Nel gennaio del 2016 la parrocchia della Brunella entra a far parte della Comunità Pastorale Sant'Antonio Abate in Varese costituita tra le parrocchie di Varese centro, Bosto e Casbeno.
I parroci che si sono susseguiti in parrocchia sono stati:
padre Angelico Martinoli, dal 1968 al 1970;
padre Davide Cattaneo, dal 1970 al 1983;
padre Andrea Pagliari, dal gennaio all’agosto 1984;
padre Graziano Severino Albini, dal 1984 al 1991;
padre Tarcisio Colombotti, dal 1991 al 1994;
padre Valeriane Sandrinelli, dal 1994 al 2004;
padre Giampaolo Possenti, dal 2004 al 2010;
padre Francesco lelpo, dal 2010 al 2013;
don Marco Casale, amministratore parrocchiale dal 1° settembre 2013 al 2015;
monsignor Gilberto Donnini, parroco dal 2015 al 2106
don Fabio Fantoni è vicario parrocchiale destinato alla parrocchia dal 1° settembre 2015; monsignor Luigi Panighetti, parroco dal gennaio 2016
Parrocchia della diocesi di Milano.
L’erezione della parrocchia di Sant’Antonio di Padova avvenne in data 5 aprile 1968, con decreto dell’arcivescovo Giovanni Colombo, che motivò l’istituzione con l’esigenza di una migliore assistenza religiosa per i fedeli del rione Brunella di Varese.
Divenne parrocchiale la chiesa officiata dai frati minori della provincia lombarda di San Carlo Borromeo, che accettarono di assumere la cura d’anime. Il territorio venne costituito per smembramento dalle parrocchie di San Vittore martire in Varese, San Giorgio in Biumo Superiore, San Vittore Martire in Casbeno e dei Santi Pietro e Paolo in Masnago (decreto 5 aprile 1968) (RDMi 1968).
La nuova parrocchia rimase inserita nel vicariato foraneo di Varese, nella regione III, fino alla revisione della struttura territoriale della diocesi, attuata tra il 1971 e il 1972 (decreto 11 marzo 1971, RDMi 1971; Sinodo Colombo 1972, cost. 326), quando fu attribuita al nuovo vicariato foraneo e poi decanato di Varese, nella zona pastorale II di Varese.
ultima modifica: 04/01/2007 [ Claudia Morando, Archivio di Stato di Varese ]
Link risorsa: http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/8115255/
L’erezione della parrocchia di Sant’Antonio di Padova avvenne in data 5 aprile 1968, con decreto dell’arcivescovo Giovanni Colombo, che motivò l’istituzione con l’esigenza di una migliore assistenza religiosa per i fedeli del rione Brunella di Varese.
Divenne parrocchiale la chiesa officiata dai frati minori della provincia lombarda di San Carlo Borromeo, che accettarono di assumere la cura d’anime. Il territorio venne costituito per smembramento dalle parrocchie di San Vittore martire in Varese, San Giorgio in Biumo Superiore, San Vittore Martire in Casbeno e dei Santi Pietro e Paolo in Masnago (decreto 5 aprile 1968) (RDMi 1968).
La nuova parrocchia rimase inserita nel vicariato foraneo di Varese, nella regione III, fino alla revisione della struttura territoriale della diocesi, attuata tra il 1971 e il 1972 (decreto 11 marzo 1971, RDMi 1971; Sinodo Colombo 1972, cost. 326), quando fu attribuita al nuovo vicariato foraneo e poi decanato di Varese, nella zona pastorale II di Varese.
ultima modifica: 04/01/2007 [ Claudia Morando, Archivio di Stato di Varese ]
Link risorsa: http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/8115255/
Nel 1977, con la collaborazione dell’architetto Luigi Leoni, P. Costantino Ruggeri, al secolo Carlo Ruggeri, costruisce a Varese la sua prima chiesa dedicata a Santa Maria della Gioia. Sorge tutta bianca, con grandi vetrate, nel verde della collina e apre luminosamente le sue braccia agli uomini. È fatta con materiali poveri, con pietra a spacco e blocchi di calcare.