Le “Serve di Gesù Cristo”.
Nella chiesetta di San Giuseppe dagli anni ’60 del Novecento si tiene l’adorazione eucaristica quotidiana.
Dal settembre del 2008, sono presenti per sostenere l’azione liturgica, le Suore “Serve di Gesù Cristo”.
«Possiamo tranquillamente affermare – ha detto monsignor Gilberto Donnini, all’epoca prevosto di Varese – che si tratta di una autentica grazia concessa dal Signore, per intercessione di Maria, alla nostra città nella quale moltissime persone usufruiscono ogni giorno di questo spazio di riflessione, di silenzio, di adorazione e di preghiera. Il fatto che una comunità religiosa abbia accettato di essere presente a Varese, in una situazione vocazionale nella quale molte comunità chiudono sembrava cosa difficilissima, se non addirittura impossibile da realizzarsi: ecco perché diciamo di essere in presenza di una vera “grazia di Dio” al quale siamo profondamente riconoscenti».
La Famiglia delle “Serve di Gesù Cristo” è sorta ad Agrate Brianza nel 1912, ad opera di Ada Bianchi, che si sentì chiamata alla vita religiosa non ancora diciottenne, dopo aver lasciato il Noviziato canossiano, visse una lunga crisi spirituale che sfociò nella nuova missione che il Signore le affiderà nella Chiesa: dare vita all’Istituto delle “Serve di Gesù Cristo”, che riceverà l’approvazione diocesana nel 1926 e quella pontificia definitiva nel 1964.
Il fine che mosse Madre Ada a fondare un nuovo Istituto, fu l’assistenza religiosa nelle parrocchie: in particolare l’assistenza della gioventù femminile, di cui allora si sentiva intensamente il bisogno perché oratori, specie femminili, non esistevano.
Un’azione delle Serve di Gesù Cristo che trova il suo fondamento e il suo “centro” nell’Eucaristia che sostiene tutta la loro vita: ecco, quindi, anche il motivo profondo della loro presenza a Varese nell’adorazione che si tiene nella chiesa di S. Giuseppe. Le “Serve di Gesù Cristo”, attualmente, sono presenti in Lombardia, Emilia Romagna, Marche, Calabria e dal 2001 anche in Perù.